Non siamo il calcio o il basket, ma nemmeno il beach handball

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci da un nostro lettore, ricca di spunti di riflessione a commento della scelta del CONI di dare via libera al beach handball anziché al futsal per i Giochi Olimpici Giovanili

Buongiorno, seguo con attenzione il vostro sito che è punto di riferimento per le società di futsal del nord come quella che gestisco da ormai 5 anni. Ho letto con attenzione le considerazioni sulla mancata partecipazione della nostra disciplina ai prossimi Giochi Olimpici e l’ennesimo dibattito social conseguente. Sono personalmente molto amareggiato dai toni che contraddistinguono le attività di futsal negli ultimi anni. Toni che non aiutano certo un percorso di crescita, toni troppo spesso trionfalistici dall’alto, ma risultati oggettivamente sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una serie di battaglie senza esclusione di colpo, ma soprattutto dalle quali il futsal esce sempre sconfitto. Squadre nazionali ormai allo sbando, con attacchi sempre interni e il cui unico scopo spesso sembra soltanto piazzare propri uomini al comando anziché un progetto…e l’ennesima campagna social (Musti, Angelini, Ronconi e la truppa, ovviamente romana, che questo consiglio direttivo vorrebbe mettere al timone delle nazionali) che occupa le bacheche dei servitori romani al servizio del Presidente. Olimpiadi raggiunte sul campo ma perse sui tavoli della politica.

Qui al nord, dal Veneto al Piemonte non si parla ormai più di Luparense, Asti e delle squadre che per anni hanno trainato anche le società più piccole. Non siamo mai coinvolti nelle scelte o nelle ipotesi dei palazzi romani. Siamo ormai ai margini di tutto. Nessuna riunione, nessun tavolo con le società, gironi imposti e scelte mai valutate insieme. La Nazionale italiana è totalmente sparita, sia quella maschile che quella femminile, da ogni territorio (ricordo con grande piacere la collaborazione tra società e Divisione calcio a 5 in occasione delle gare organizzate qui in Piemonte in passato, con festival giovanili e attività promozionali in tutta la Regione). Potrei andare avanti ancora ricordando come si sbandierino grandi attività di marketing, televisive e di sponsor che poi nella realtà sono solo di facciata e che servono a poco se non a dare visibilità esclusivamente a pochi (spesso a uno…).

Dove sta andando il futsal veramente? Forse bisognerebbe fermarsi e capire, realmente, cosa siamo: non siamo il calcio o il basket. Ma di certo non siamo nemmeno il beach handball. Ecco, da qui vorrei capire una cosa, una semplice cosa, una semplice domanda a cui spero che i nostri rappresentanti politici possano dar risposta: in Italia c’è sempre l’alibi secondo cui chi ha governato prima ha fatto disastri e quindi chi governa dopo trova le macerie. Ma chiedo al Presidente Montemurro e al Consiglio Direttivo solo questo rispetto al tema Olimpiadi (che a parer mio è questione di politica sportiva che misura il peso reale di coloro che rappresentano oltre 2000 società in tutta Italia): oltre a dire che è responsabilità altrui, da questo Consiglio è mai partita almeno una lettera, una telefonata, una semplice intervista o una dichiarazione su qualcuno dei siti ufficiali in cui si ricordava al CONI che il sogno olimpico di società come la mia andava perseguito con ogni forza? O si aspettava semplicemente questo momento per poter dire, in caso di sconfitta, che la colpa è di altri e, in caso di vittoria, che era merito proprio? Questo noi società dobbiamo chiederci e chiedere. Cosa è stato fatto per le Olimpiadi. E solo dopo possiamo misurare il peso dei nostri rappresentanti. Attendiamo, perché sono certo la meritiamo, una risposta. Che magari possa creare un utile dibattito Facebook…

Lorenzo