Editoriale
Serie C1 Piemonte indecifrabile ma l’esperienza in panchina può fare la differenza
Domani in Piemonte scatterà la nuova serie C1, con sette squadre ai nastri di partenza e tanti enigmi: ecco chi potrebbe spuntarla
Domani si ricomincia. Sarà un battesimo diverso dalle altre volte. Normale per il periodo che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Il primo campionato di serie C1 “covid version” avrà un sapore e una unicità particolare. Troppi i punti interrogativi di una stagione breve, visto le sette squadre ai nastri di partenza e soprattutto la questioni dei tamponi: gli esiti saranno il primo responso fondamentale prima di scendere in campo. Affermare che questo campionato possa essere deciso dall’esito dei tamponi può essere superficiale ma veritiero, anche perché con una stagione slim fallire una gara può essere fatale.
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Per tale motivo sarà fondamentale avere idee chiare fin da subito con un condottiero capace di saper leggere immediatamente i pericoli. In questo contesto l’Avis Isola di Sergio Tabbia parte davanti a tutte. Il curriculum dell’ex allenatore dell’Asti parla chiaro e nonostante lui affermi il contrario, i suoi ragazzi che ritrovano anche Andrea Rasero possono recitare un ruolo da protagonista, ovviamente al netto di tutte le variabili impazzite esistenti in questo periodo. Pasta e Top Five rimangono ad osservare appena dietro, con il Castellamonte autentica mina vagante e Taurus, Aurora Nichelino e Atletico Taurinense che venderanno a tutti cara la pelle.