Serie A
Real San Giuseppe, il nuovo corso alla prova del nove
A nove giorni dall’inizio della serie A continuiamo ad analizzare le compagini ai nastri di partenza: il Real San Giuseppe
La quiete dopo la tempesta. Sembra esser tornato il sereno sul cielo di San Giuseppe Vesuviano, dopo un’estate scorsa densa di nubi minacciose che avevano fatto temere il peggio, seguita da una stagione sportiva poi, nella quale il sole, in casa Real, non ha mai effettivamente brillato. Corteggiato a più riprese da diverse squadre campane, nove anni dopo la prima e ultima apparizione in serie A, intervallata dall’esperienze come collaboratore della nazionale maggiore e selezionatore dell’Under 19, torna in una squadra di club Carmine Tarantino. Il tecnico napoletano, tornato a vivere le emozioni giornaliere del parquet, è chiamato ad una sorta di “prova del 9”: nove come gli anni di lontananza da un club, nove come i giocatori emigrati in estate, nove come quelli arrivati alla corte gialloblu.
Un vero e proprio rinnovamento insomma, che tornerà a dare alla famiglia Massa e ai loro sostenitori, quelle splendide emozioni assaporate negli anni passarti. Partiti Molitierno, Alex, Rahou, Sababti, Portuga, Elisandro, Follador, Guedes e l’ex capitano De Luca, coach Tarantino ha ricostruito un San Giuseppe fatto di fisicità, esperienza e carisma agli estremi, con tanto dinamismo e imprevedibilità sui lati. Tra i pali scelta una coppia di giovani portieri, pronti a contendersi settimana dopo settimana una maglia da titolare, con il rientrante Bellobuono che si giocherà alla pari le sue chances con il confermatissimo Montefalcone.
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Davanti a loro tutta l’esperienza di “Japa” Duarte e del nuovo arrivato Marco Ercolessi, supportati dalla scommessa Lucas Bocca, alla sua prima esperienza in A e dal jolly Imparato. Baricentro basso e fantasia alta sulle fasce, con il “Cholo” Salas, Joselito e Petrov a sinistra, e i giovanissimi Micheletto e Rodriguez a destra. Davanti, al momento (vista la partenza dei croati Kuraja e Duras) il solo Alessandro Patias, un’assoluta garanzia al quale di certo la società partenopea affiancherà un valido partner. Una nuova avventura partita in sordina, senza grandi proclami, con la mentalità di chi sa che per tornare grandi, a volte, bisogna anche sentirsi piccoli.