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Bertoni: “Lo Scudetto con l’Orange Asti la vittoria più bella”

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In diretta Facebook con PMGSport, Edgar Bertoni ha ripercorso a cuore aperto la sua straordinaria carriera

Una diretta di cuore, a tratti commovente, quella che ha visto Edgar Bertoni rivivere e far rivivere la sua immensa carriera nel mondo del futsal. Sin dall’arrivo in Italia nell’ormai lontano 1999, ne è passata di acqua sotto i ponti: “Era la prima volta che prendevo l’aereo, arrivai in Italia a poco più di 18 anni per giocare in Serie A2 con la Ercole Caserta: ricordo ancora che giocavamo su campi sintetici e ci allenavamo sotto la pioggia, per fortuna c’era mio fratello Rodrigo a sostenermi e aiutarmi…Ho sempre amato il futsal, d’altronde si sa che in Brasile il primo regalo che ricevono i bambini è un pallone”. Il presente, invece, è un momento personale piuttosto complicato che Bertoni sta cercando di superare, con un messaggio speciale alla Came Dosson, sua nuova “famiglia” dal dicembre 2018: “Ringrazio di cuore la Came: il presidente Zanetti, la famiglia Menuzzo, lo staff, tutti, davvero mi sono stati molto vicini in questo periodo di crisi. Sono fiero di farne parte, spero di poter dare ancora il mio contributo. Se lo meritano”.

Una carriera ricchissima di trofei, eppure i primi anni non furono travolgenti: “Ero giovane,  mi mancava esperienza e non riuscivo a conquistare trofei. Pensare che ho dovuto perdere tre finali Scudetto prima di vincere il primo con la Marca: fino a quel momento mi chiamavano addirittura “Gatto Nero”…Poi, da quel momento, è iniziato il record delle nove finali consecutive. Tra le tante vittorie, lo Scudetto conquistato con l’Orange Asti è sicuramente quella più bella. Per tre anni avevo giocato contro di loro e non ero granché ben visto da avversario. Così ho voluto andare proprio in arancionero per dimostrare alla gente di Asti il mio valore umano e per realizzare un io desiderio. Ed è stato bellissimo convincere alla fine le persone sul mio conto. Una società fantastica davvero, ho pianto quando ho dovuto lasciarla”.

Intensa, e non poteva essere altrimenti, anche la carriera in Azzurro di Edgar Bertoni, con la chicca del successo nell’Europeo 2003: “Un ricordo straordinario così come l’argento nei Mondiali 2004. Però, non dimenticherò mai l’errore nella semifinale con la Spagna al Mondiale 2008: volevo passare palla a Foglia, invece sbagliai e sul contropiede loro segnarono il gol decisivo. Ricordo che per una settimana non riuscii a dormire. Ora la Nazionale è in un momento di rinnovamento: bisogna avere pazienza e lavorare bene a cominciare dalle categorie di base”.

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