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Brian Laudrup, l’uomo che segnò nei Mondiali di calcio e… di futsal

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L’ex calciatore di Fiorentina e Milan, Brian Laudrup, è uno dei soli tre atleti capaci di segnare nella fase finale di un Mondiale sia nel calcio che nel futsal

Vi ricordate Brian Laudrup? Gli ultratrentenni appassionati di calcio non faticheranno a focalizzare quel talento leggero ed elegante che Rino Gattuso definì “una farfalla” quando correva e dribblava. Già, perché Brian Laudrup è stato uno splendido centrocampista d’attacco, oltremodo sottovalutato perché troppo spesso paragonato alla grandezza del fratello maggiore Michael, stella anche della Juventus campione Intercontinentale nel 1985. Eppure Brian può vantare un record che Michael si sogna: quello di essere uno dei tre giocatori della storia ad aver segnato nei Mondiali di calcio e di futsal. Correva l’anno 1989 e la Danimarca si presentò al primo Futsal World Championship con una selezione formata in gran parte da calciatori, in un connubio tra calcio e futsal che nel paese scandinavo è tornato di moda nel 2018, quando alcuni giocatori da parquet furono precettati per scendere in campo con la Nazionale di calcio.

Brian Laudrup nel 1989 era un talento ventenne del Brondby e non ci mise molto a mostrare il suo talento anche sul campo ristretto: una sua rete valse il pareggio contro il Paraguay e fu addirittura tripletta nella netta vittoria 8-4 sull’Algeria. Peccato, però, che la Danimarca persa la prima sfida con i padroni di casa dell’Olanda e non riuscì ad accedere alla seconda fase. Da quel momento, la carriera di Laudrup si impennò con il trasferimento in Germania: una stagione nel Bayer Uerdingen e poi due con il Bayern Monaco, prima del trasferimento da 8 miliardi alla Fiorentina e il successivo passaggio al Milan dove non ebbe moltissimo spazio ma conquistò Scudetto e Coppa Campioni nel 1994. In precedenza, la grande gioia dell’Europeo vinto clamorosamente dalla sua Nazionale nel 1992 e, successivamente, la partecipazione al Mondiale di Francia ’98 nella quale realizzò un gol nella vittoria 4-1 sulla Nigeria negli ottavi e una seconda rete nei quarti contro il Brasile, perso dai danesi per 3-2. Un’estate in cui Brian Laudrup eguagliò quel record che, prima di lui, solo l’americano Bruce Murray e l’algerino Lakhdar Belloumi avevano conseguito.

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