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Calcio a 5, Cogliati lancia l’allarme: «Aspettiamoci un forte declino»

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Il presidente del Real Cornaredo, Luca Cogliati, analizza nella crisi del coronavirus che ripercussioni possa avere il movimento del calcio a cinque italiano

La Lombardia è sicuramente la regione più colpita in Italia dall’emergenza coronavirus. Il numero uno del Real Cornaredo, Luca Cogliati, non vede la luce in fondo al tunnel: «La situazione è preoccupante – afferma il presidente – Personalmente sto bene, ma credo che ci vorrà ancora molto tempo per ritornare alla normalità». Impegnato nel girone A di serie B, il suo Real Cornaredo sta osservando già da diverse settimane uno stop forzato: «Dal 22 febbraio non ci stiamo allenando e la vedo molto dura pensare ad un ritorno dell’attività agonistica in tempi brevi, anche perché se così fosse ci sono una serie di ostacoli che forse molti non hanno tenuto in considerazione. Gli impianti in cui giochiamo ospitano anche altre discipline e anche loro vorranno recuperare le partite non disputate e ci sarà una “guerra” di calendarizzazione, inoltre non si può scendere in campo dopo esser stati fermi per così tanto tempo: questa è una sosta eccezionale con restrizioni molto drastiche non è paragonabile sicuramente a quella estiva». Il futuro del calcio a cinque italiano a questo punto non sarà di certo in espansione: «Per la prossima stagione bisognerà sicuramente stringere i denti, per tutti quelle società che in questi anni sono riuscite a fare le “formichine”, per le altre sarà molto dura anche perché non credo che gli sponsor potranno dare lo stesso contributo. Questo è un periodo di crisi soprattutto per le aziende».

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