Il calcio a cinque chiama, il Piemonte non risponde. Il silenzio del Comitato Regionale è l’esatta fotografia di un movimento che fatica a decollare. I numeri non tornano, soprattutto nelle serie inferiori alla C1. Quest’ultima vedrà nuovamente ai nastri di partenza dodici società, grazie anche al ripescaggio del CUS Piemonte Orientale, ma dalla serie C2 in poi vengono evidenziate delle carenze. Il Comitato si è fermato al comunicato numero 5 del 26 luglio in cui ratificava le iscrizioni delle società partecipanti. Quindici in totale, con la bocciatura del ripescaggio in prima istanza dell’Aurora San Gillio che continua a perseguire il proprio fine con la speranza che lo possa raggiungere. Lo dicono i numeri e lo dice il calendario per poterlo stilare in maniera più adeguata. Però tutto tace, anche perché il nodo principale da sciogliere è quello di conoscere quanti gironi verranno creati. Uno o due, ma la scelta è ardua anche perché entrambe le opzioni hanno dei pro ma anche dei contro. Saranno le società a votare e decidere anche se quest’ultime non conoscendo ancora il calendario, devono comunicare ai gestori delle strutture sportive quando queste verranno impegnate. E più passa il tempo e più si rischia di trovarsi in grave difficoltà.
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