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Came Dosson rinnovata, ma sempre dura come una “Rocha”

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A 16 giorni dall’inizio della serie A continuiamo ad analizzare le compagini ai nastri di partenza: la Came di Sylvio Rocha

Il settebello per fare primiera. E far saltare il banco. Non è gioco d’azzardo, è il gioco del futsal. E a fare all-in è la Came Dosson, che cala il suo “sette di denari”, sette come le stagioni in cui Sylvio Rocha è stato al timone della società trevigiana. Un mercato da “rischio tutto” per il patron Zanetti, che in estate ha deciso di rinnovare rosa e ambizioni.

Decisamente più italiana, decisamente più giovane, decisamente più multietnica, quello che non cambia sicuramente è il voler sorprendere ancora. Partite in estate importanti pedine del vecchio scacchiere, come Grippi, Bertoni, Ugherani e Schiochet, mister Rocha è chiamato ad amalgamare in fretta un nuovo gruppo chiamato a giocare ogni partita, come spesso accaduto da queste parti, con la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere.

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Confermati tra i pali Pietrangelo, ristabilito dalle tante noie muscolari della passata stagione, e Ditano. Davanti a loro due dighe come Belsito ed Espindola, i quali saranno supportati dal rientrante Di Guida, che darà sicuramente più dinamismo alla manovra. Da vedere dove, il tecnico brasiliano, deciderà di schierare un altro nuovo arrivato di casa nostra, quel Galliani che tanto bene ha fatto nell’ultima stagione a Matera. Probabile il suo utilizzo sulla corsia di destra, quella zona di campo dove probabilmente la Came dovrà presto metter mano. Volti nuovi anche a sinistra, con gli arrivi di Suton, croato ex Meta Catania, e Arnon, laterale classe ’96 che ha già calcato i migliori parquet brasiliani e che nell’ultima stagione ha trionfato nella Supercoppa di Slovenia con il Litija, realizzando 21 reti in 29 partite. Oltre a loro due, ci sarà sicuramente lo spagnolo Juan Fran, dal quale tutti si aspettano ormai la tanto agognata consacrazione.

Tutte confermate invece, le frecce offensive dell’arco biancazzurro, con il capocannoniere dell’ultima stagione Japa Vieira a caccia di una maglia per l’Europeo, il suo alter ego Dener e il jolly Azzoni, vero universale a disposizione di Rocha. Giovani, ambiziosi e magari anche un po’ ribelli, quel tanto che basta per far sì che l’inesperienza non sia sinonimo di paura, ma di coraggio.

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