
Caso Scommesse, nessun perdono: "Rescissione del contratto" - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Il calcio italiano torna a tremare. A distanza di mesi dalle prime rivelazioni sul caso scommesse, una nuova ondata di nomi eccellenti rischia di travolgere nuovamente il sistema. A far esplodere il caso è ancora una volta un’inchiesta che coinvolge decine di atleti, con accuse legate a puntate effettuate su piattaforme illegali, spesso riconducibili a veri e propri circuiti paralleli dell’azzardo. Una rete capillare, cresciuta nell’ombra, ma ben radicata anche nel cuore della Serie A. Il primo scossone era arrivato con Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, ma ora lo spettro si è allargato. Le indagini hanno portato alla luce i nomi di altri giocatori noti: da Alessandro Florenzi a Nicolò Zaniolo, da Mattia Perin a Weston McKennie, passando per Leandro Paredes, Angel Di Maria, Raoul Bellanova, Samuele Ricci, Cristian Buonaiuto e Matteo Cancellieri.
Una lista che, secondo gli investigatori, potrebbe ulteriormente allungarsi nelle prossime settimane. Si parla di decine di migliaia di euro scommessi, in alcuni casi persino utilizzando canali di pagamento mascherati dietro acquisti di orologi e gioielli, come emerso dall’analisi delle transazioni con la gioielleria milanese ‘Elysium’. Le puntate, va detto, non avrebbero riguardato match delle squadre di appartenenza dei calciatori, ma altri sport, tra cui il poker online. E proprio qui si apre un’altra finestra d’indagine: perché, a sorpresa, anche il tennis è finito nel mirino degli inquirenti.
Scandalo nel tennis, Gigante “beccato”
Il caso scommesse che ha scosso il calcio italiano si allarga ora anche al mondo del tennis. Tra i nomi emersi nell’inchiesta, infatti, figura anche quello di Matteo Gigante, giovane tennista romano, attualmente tra i più promettenti del panorama nazionale. A riportarlo è Il Fatto Quotidiano, che ha svelato alcuni dettagli dell’indagine: Gigante non avrebbe scommesso su eventi sportivi, bensì sul poker online, attraverso piattaforme considerate illegali dagli inquirenti. L’aspetto più preoccupante riguarda il sistema utilizzato da alcuni atleti per coprire i debiti contratti: tra le transazioni analizzate dalla polizia giudiziaria, spicca un bonifico da circa 4000 euro che Gigante avrebbe effettuato a favore della gioielleria milanese Elysium, al centro dell’indagine per aver consentito – di fatto – il pagamento delle somme tramite l’acquisto di orologi di lusso.

Un metodo, secondo gli inquirenti, usato per “mascherare” la provenienza del denaro e chiudere le pendenze. Sul piano penale, Gigante non rischia molto. Ma dal punto di vista sportivo, la FITP potrebbe agire in base al Codice di Giustizia interna, valutando la possibilità di sanzioni disciplinari o persino la rescissione del contratto. Nessuna decisione è stata ancora presa, ma il coinvolgimento di un tennista accende un nuovo campanello d’allarme per tutto lo sport italiano.