Maschile

Castellamonte con un piede in B, Gotta: “Ma non è finita”

Pubblicato

su

I bianconeri del Castellamonte, allenati da Pierluigi Gotta, si aggiudicano lo scontro diretto col Sermig e si avvicinano all’obiettivo promozione. Il commento dell’allenatore

Mister Gotta, come si commenta una vittoria per 3-0 nello scontro diretto al vertice? 
E’ facile dirlo ora per me, ma io ho fatto i miei complimenti a Daniele Granata già prima dell’inizio del match. Sta facendo qualcosa di straordinario con questi ragazzi, considerando poi che ha tra gli indisponibili due giocatori importanti come Nuzzolese e Polimeni. 

Al termine dei 40’ il 3-0 è un risultato giusto? 
Direi severo, anche se abbiamo colpito un paio di legni. Però devo essere onesto: il nostro portiere è stato davvero bravo. Piuttosto mi soffermerei sul fatto che si sia trattato di una gara di categoria superiore: una delle più belle partite di c1 a cui ho preso parte. 

Anche grazie ad una cornice di pubblico non comune per il futsal, ancor di più a livello regionale. 
Assolutamente. E’ stato uno spettacolo ed è la dimostrazione che, se vogliamo, si può fare qualcosa di buono in questo sport. Io quando vedo decadimento patisco enormemente, ma stasera abbiamo giocato contro una società come il Sermig che è qualcosa si grandioso e che mi auguro di vedere in categorie superiori tra cinque anni con i “suoi” ragazzi in campo. Al di là di questo, poi, va sottolineato come facciano qualcosa di straordinario tutti i giorni nel sociale. 

Tornando a parlare di campo e di campionato, invece, possiamo dire che Castellamonte ha ipotecato la promozione? 
Sarei ipocrita a nascondere che abbiamo fatto un passo in avanti, ma non è finita. Abbiamo perso dei punti in questa stagione in campi dove pochi se lo sarebbero aspettato. Io l’ho detto già qualche giorno fa: la nostra promozione credo passerà dalla sfida con Nichelino. Vantano in squadra tre giocatori di almeno una categoria superiore e possono fare male a chiunque. 

Cosa vogliamo dire invece di questo Castellamonte e dei suoi giocatori più rappresentativi? 
Beh, credo che Castellamonte non sia solo Pereira. Noi sicuramente abbiamo bisogno di lui, ma lui ha certamente bisogno di noi. Siamo una squadra e la squadra sta crescendo: questo mi inorgoglisce. Senza crescita, non saremmo ora in testa con quattro punti di vantaggio su di un’ottima seconda. 

Questa squadra è pronta per la B, quindi? 
Dobbiamo lavorare e crescere ancora molto. Il Castellamonte ha fretta e ha un presidente appassionato che mi ha messo tra le mani una grande squadra. Non so quale sarà il risultato finale, né il futuro, ma sono contento di quanto stiamo facendo. 

Prima di salutarci le chiedo, più in generale, un commento sulla C1 piemontese di oggi. 
Tutti gli anni si fanno paragoni con le stagioni precedenti, ma io credo che siamo reduci da un periodo anomalo, condizionato dalla pandemia e tanti stop. Una cosa però in particolare l’ho notata, insieme con Maurizio Cumino (vice allenatore e preparatore dei portieri, ndr): in questa C1 c’è una classe di portieri di altissimo livello. 

Exit mobile version