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Cirillo a sorpresa: “Lascio a malincuore la panchina del Top Five”

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Dopo un decennio di binomio indissolubile, Alessandro Cirillo fa un passo indietro e non allenerà più la prima squadra del Top Five

Quello tra Ale Cirillo e il Top Five sembrava uno di quei matrimoni destinati a non dover finire mai. Ed effettivamente così sarebbe stato senza annessi e connessi di una pandemia che hanno inciso non poco sulla vita lavorativa e personale del giovane tecnico, al quale spetta di diritto l’annuncio ufficiale: “Lascio la panchina a malincuore, perché non avrò più lo stesso tempo da dedicare: a me piace fare tutto al meglio, allenare significa riguardare le partite, studiare gli allenamenti e concentrare i miei momenti liberi sulla squadra e sui ragazzi. Piuttosto che tirare a campare, preferisco fare adesso un passo indietro: la società è giusto che abbia il tempo di programmare”. Già, la Società, rigorosamente con la “S” maiuscola dopo il decennio trascorso tra Under e Serie C1, con la possibilità ancora aperta di continuare però a collaborare, magari con un ruolo da supervisore tecnico che implichi meno impegno sul campo: “Sì, è una possibilità che stiamo valutando, vedremo. A prescindere da questo, però, voglio ringraziare pubblicamente Franco Colasanto e Manuela Braga come cuori pulsanti del Top Five: la società mi ha dato l’opportunità di crescere e formarmi come allenatore, mi ha sempre appoggiato in tutte le scelte. E ha sempre alla fine avuto ragione, anche in quelle occasioni in cui io magari ero poco convinto inizialmente. Ce ne fossero di società così, organizzate e nelle quali poter lavorare in serenità. Ho consigliato ai ragazzi, moltissimi dei quali mi hanno scritto in questi giorni e non mi aspettavo tanto attaccamento, di restare e proseguire in un ciclo che li potrà vedere protagonisti per parecchi campionati”.

Tantissimi i ricordi che legano Alessandro Cirillo ai colori del Top Five: “Beh, dire che il più bello sia il successo in Coppa Italia credo sia forse troppo scontato. Ma in generale essere presente sempre in tutte le ultime Final Four, soprattutto quest’anno con una squadra molto rinnovata, credo sia stato un eccellente risultato. Tra i ricordi migliori, devo menzionare con affetto anche la prima salvezza, cui sono particolarmente legato perché eravamo staccatissimi e fu un mezzo miracolo. Ma poi ce ne sarebbero tanti altri, come quell’accesso ai playoff vincendo a Fossano contro la capolista all’ultimo secondo…Qualche rimpianto? Sicuramente la sfida persa al fotofinish contro l’Astense che sarebbe valsa l’accesso alla fase nazionale…Nel complesso, però, davvero non mi posso lamentare: ho sempre avuto ragazzi straordinari per impegno e dedizione, poi è chiaro, magari un giorno mi piacerebbe provare ad allenare una squadra per vincere o salire di categoria: ora ne approfitterò per spendere quel pochino di tempo a disposizione per aggiornarmi, perché non voglio certo mollare definitivamente il “mestiere” di allenatore”. 

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