(foto Facebook Città di Asti)
Si può fare: Città di Asti e Orange Futsal parlano e adesso flirtano. Non è un mistero che le due realtà di Asti già la passata stagione avessero iniziato ad abbozzare un discorso per una possibile fusione. Le parole del patron Formiglio erano state sibilline ma non troppo, quando aveva zittito le malelingue su un possibile abbandono dalla scena del futsal del Città di Asti. Non solo ma aveva anche affermato come il cartello “work in progress” fosse ben esposto per eventuali matrimoni. Così l’Elledì Fossano funge da battistrada e non si vede il motivo per cui nella città per anni simbolo del futsal piemontese non si possa replicare l’unione di intenti. L’idea si è trasformata in convinzione quando gli occhi di Formiglio si sono illuminati incrociando la Fenice VeneziaMestre. L’esempio eloquente di come avere un settore giovanile strutturato possa essere una base solida su cui poter costruire qualcosa di importante e, soprattutto, duraturo. Il fidanzamento può diventare matrimonio perché a distanza di pochi metri c’è l’Orange Futsal che fa proprio di questo elemento la sua forza. Se son rosse, fioriranno.
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