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DB Caselle KO ai playout, Spiga shock: “Lascio”
La Don Bosco Caselle affonda al primo turno di playout e restituisce al CUS Piemonte Orientale forti speranze di salvezza. Poi lo shock con Spiga: “Non sarò più qui l’anno prossimo”
E’ stata una serata amara per la Don Bosco Caselle. Sconfitta 5-3 in casa, a Druento, dal CUS Piemonte Orientale, la squadra di capitan Desiderio deve affrontare lo spettro della retrocessione in C2. Nulla di definitivo, ma la strada per la salvezza si complica: “Questa gara è stata la fotografica della stagione, tra infortuni, pali e situazioni negative. Poi – sono le parole di mister Beppe Spiga – le sconfitte a mio avviso sono sempre meritate. Fa solo un po’ arrabbiare che il gol del vantaggio che indirizza il match sia viziato da un evidente fallo su Gaglianese, ma lo accettiamo”. Sulle residue speranze di salvezza il tecnico è chiaro: “Serve un miracolo. La retrocessione non è sancita definitivamente, ma sarà molto complicato ora”.
Subito dopo arriva l’annuncio shock di Spiga: “Al di là di come andrà a finire, non sarò più l’allenatore della Don Bosco Caselle l’anno prossimo. Si chiude un ciclo, credo bellissimo. Ora sono un po’ scosso dal momento, ma si riparte con tanta voglia”.
Al termine del match ha preso la parola anche capitan Desiderio, sofferente per un ginocchio malandato e sempre l’ultimo a mollare in casa Caselle: “Quella di ieri sera è stata una partita emblema della stagione. Una grande quantità di infortunati, con in campo alcuni giovani e giocatori inevitabilmente fuori ruolo, per necessità. Nel secondo tempo siamo calati e ci siamo anche un po’ innervositi tra noi: abbiamo pagato un po’ di inesperienza in questo frangente”, ha spiegato il capitano.
La strada per la salvezza si fa dura, ora, ma Desiderio ha una certezza: “Il mister ci ha comunicato che non ci sarà l’anno prossimo. La società dovrà trovare quindi un altro tecnico: la notizia ha un po’ sorpreso il gruppo, ma l’impressione che ho avuto è che la squadra voglia esserci l’anno prossimo”.
Manuel Desiderio, a conferma che l’ultima parola debba ancora essere scritta, ha provato infine a motivare i compagni: “Ho scritto loro di allenarci come se dovessimo giocare venerdì prossimo. Poi vedremo cosa accadrà: non dipende tutto da noi, possiamo solo sperare e poi eventualmente giocarci l’ultima finale dell’anno tra due settimane”.