
Furiosa rissa in campo, arriva la stangata - Futsalnews24.com (Pixabay)
Nel calcio, soprattutto quando si scende di categoria, ci si aspetta che l’agonismo sia accompagnato dal rispetto e dal senso di appartenenza, valori che dovrebbero essere al centro di ogni competizione.
Però ci sono partite che sfuggono di mano, dove la posta in palio, in questo caso la salvezza, pesa più della lucidità. E allora succede che un semplice match di calcio a 5, in un palasport di provincia, si trasformi in qualcosa di ben diverso da una sfida sportiva. A pochi minuti dalla fine, il clima è già rovente, sugli spalti e sul parquet. I gesti si fanno provocatori, le risposte fisiche. Poi la situazione degenera, in campo si accende un parapiglia che si trascina fino agli spogliatoi, obbligando l’arbitro a sospendere il match.
A quel punto, intervengono le forze dell’ordine. Più pattuglie della polizia di Stato arrivano sul posto per riportare la calma, mentre le squadre cercano un’uscita rapida, in un contesto che si fa sempre più teso. All’esterno, la situazione non migliora: gli animi restano accesi, ci sono danni, accuse reciproche, rabbia che supera i confini della partita. Quello che doveva essere un pomeriggio di sport si è trasformato in un caso. E ora si attendono le decisioni della giustizia sportiva, tra squalifiche in arrivo e possibili strascichi extra-campo. Una storia che fa riflettere, e che dimostra come basti poco per rovinare tutto. Anche nel futsal, dove i metri sono pochi, ma le scintille – a volte – bastano a incendiare l’intero palazzetto.
Folli in A2, gomitata e partita sospesa
È successo tutto in pochi minuti, ma quanto accaduto sabato al Pala Di Vittorio di Terni ha lasciato un segno pesante. In campo si giocava una sfida salvezza di Serie A2 di calcio a 5 tra la Tip Power Futsal Ternana e la Roma C5, con la tensione già palpabile dal fischio d’inizio. Gli ospiti la spuntano con un pesante 4-2, che condanna quasi definitivamente i rossoverdi alla retrocessione. Poi, il caos. A pochi secondi dalla fine, il numero 10 della Roma C5 – già bersaglio del pubblico – si gira verso la tribuna, mani alle orecchie e gesto provocatorio. Un giocatore della Ternana lo raggiunge e gli rifila una gomitata in pieno volto. Parte la rissa, in campo e fuori.

L’arbitro sospende il match, volano tre espulsioni e nel parapiglia servono i rinforzi: arrivano diverse pattuglie della polizia, che riportano la calma e scortano la squadra romana fuori dall’impianto, bersagliata anche da un lancio di pietre all’esterno, con danni ai mezzi. Ora tocca al giudice sportivo fare chiarezza, ma le due società intanto si accusano a vicenda. Il calcio a 5, quello vero, sabato a Terni non si è visto. E i danni ormai sono fatti.