Serie A

Futsal Pescara è l’anno zero, quello del riscatto

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A dodici giorni dall’inizio della serie A continuiamo ad analizzare le compagini ai nastri di partenza: il Futsal Pescara di Palusci

Da una parte la delusione per non essersi nemmeno avvicinati ai grandi traguardi prefissati ad inizio stagione, dall’altra l’amarezza per una retrocessione che con un pizzico di fortuna in più, poteva essere evitata. Giocatori dell’Acqua&Sapone e della Colormax si ritrovano sotto lo stesso tetto, quello della neonata Futsal Pescara 1997, che raccoglie la pesante eredità del gruppo Barbarossa, allontanatosi dal calcio a 5 nazionale dopo anni di entusiasmo, passione e gloria. Progetto di larghe vedute quello abruzzese, che viaggerà sui binari paralleli di quello dell’Academy Pescara, impegnata nel campionato di A2.

Tutto nuovo, tranne i volti che indosseranno la casacca biancazzurra, eccezion fatta per il talentuoso laterale argentino Edu Villalva e il pivot brasiliano Alexandre Maltauro, autore di 13 reti nell’ultima stagione ad Arzignano. Nel segno della continuità anche la guida tecnica, affidata a Saverio Palusci, il quale potrà proseguire il lavoro della passata stagione alla Colormax, non discostandosi nemmeno troppo, in quanto a filosofia di gioco, da quella di Fausto Scarpitti, ex trainer dell’A&S. Colonna portante della ricostruzione pescarese, sicuramente il n.1 della nazionale azzurra Stefano Mammarella, il quale sarà affiancato da Mazzocchetti e dal giovane Giuliani. Reparto arretrato super affollato per Palusci, che potrà contare sull’esperienza di Murilo, Coco Schmitt e Andrè Ferreira.

Insomma, la qualità, in fase di costruzione, non sarà certo un problema da queste parti. Probabile spostamento sull’out di sinistra per Morgado, visto che l’unico vero laterale destro di ruolo è il talentuoso Villalva, ristabilitosi dall’infortunio al ginocchio e deciso a prendersi definitivamente la scena nel bel paese. Partito Fetic, direzione Padova, a destra agiranno ancora Coco Wellington e Misael, che assicurano il giusto mix tra talento e fantasia. Terminale offensivo principale sarà sicuramente il “toro” Gui, a caccia di una maglia azzurra per l’Europeo di Gennaio. A fargli da spalla, come detto, l’altro italo-brasiliano Maltauro, giovane classe ’99, cresciuto sotto i dettami di coach Sergio Schiochet (ex ct del Brasile ora all’Eboli), che garantirà la profondità sul lato opposto, sfruttando quel mancino che tanto hanno apprezzato in Veneto negli ultimi mesi. Tre neo promosse da affrontare nelle prime sei giornate (CLICCA QUI): un’opportunità per partire col piede giusto e capire fino a dove potranno esser limitati i sogni.

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