Editoriale
Futsalfuture, S1 E12: FN24 incontra Francesca Beidda
Dodicesimo appuntamento con la rubrica che ci porta a conoscere e scoprire i maggiori talenti del mondo del calcio a 5
Stagione 1 Episodio 12
- FRANCESCA BEIDDA
- 26705/2001
- ASD L84
L’inizio: “Il mio amore per il futsal è stato un po’ un colpo di fulmine che col tempo si è trasformata in passione. Fin da quando ero piccola amavo il pallone, il calcio, specialmente quello di strada e giocavo sempre in piazzetta nel mio paese usando la parete della chiesa e due alberi per fare le porte. Ho capito subito che sarebbe stato il mio sport, quando vedevo una palla entravo in uno stato di trance in cui tutto ciò che c’era intorno improvvisamente non esisteva più. Ricordo un matrimonio in cui mi sono messa a giocare a calcio col vestito e mi sono sporcata tutta, ma a me non interessava, volevo solo giocare. È stato amore a primo calcio”.
L’idolo: “Diciamo che non c’è propriamente un giocatore/giocatrice a cui mi ispiro, ma tanti profili che nella loro unicità mi hanno trasmesso qualcosa, dal calcio al futsal. Tra questi Nedved mi è sempre rimasto impresso per la sua cattiveria agonistica, la grinta di andare su ogni pallone, correre come un matto. Ma i giocatori che più mi hanno ispirata fin da piccola sono i miei fratelli, li seguivo sempre nei campionati e nei tornei e sono stati loro le mie principali fonti di ispirazione”.
The future: “Dieci anni sono tanti e per me che ho tanti sogni nel cassetto è difficile immaginarmi. Sicuramente raggiungere la nazionale sarebbe coronare un sogno, nonché un’opportunità unica. Non so dirti quanti titoli ma so dirti con chi vorrei raggiungerli: la mia squadra, ormai le stesse ragazze da un po’ di anni. Mi piacerebbe alzare la coppa Italia, magari già quest’anno e salire in serie A. Vanno bene anche pochi obiettivi per iniziare ma perseguiti bene”.