
"Ha già un contratto": Conte-Juve, tutto deciso (Screen youtube Sky) - Sportitalia.it
Per Conte alla Juventus sembra essere già tutto deciso: il contratto è firmato, ecco quello che potrebbe davvero succedere
Ha scelto Napoli quando forse nessuno lo voleva, l’ha scelta anche per dimostrare di poter essere ancora vincente. Antonio Conte ha compiuto la sua missione, al di là di quello che accadrà nelle ultime quattro giornate di campionato.
Dopo il decimo posto dello scorso anno, gli azzurri sono in lotta con l’Inter per lo scudetto e gran parte del merito va al tecnico salentino che è riuscito a far rendere al meglio tutta la squadra. Innegabile i meriti, almeno per il mercato estivo, della società che ha garantito all’allenatore i rinforzi richiesti. Poi però a gennaio è arrivata la cessione di Kvaratskhelia, praticamente non sostituito visto che Okafor non ha fatto altro che spezzoni di partita e non è ritenuto pronto dal tecnico.
Ed allora se il Napoli è ancora lì a giocarsela con i nerazzurri, Conte può dire di aver compiuto la sua missione ed, infatti, il suo nome è tra quelli più chiacchierati dell’estate. Il suo futuro in Campania, nonostante un contratto fino al 2027, è a rischio, ci sono le sue dichiarazioni a dimostrarlo. E ci sono due big italiane come Juventus e Milan che seguono con interesse la situazione perché, dopo averlo ‘scartato’ lo scorso anno, sono pronte a portarlo sulla propria panchina. In particolare i bianconeri, con Tudor sempre più lontano dalla conferma.
Conte alla Juventus: “Ha già un contratto firmato”
Conte di nuovo alla Juventus è una possibilità, ma non di semplice realizzazione. A dirlo, intervenuto a Juve Zone sul canale Youtube Calciomercato.it, è il giornalista de La Stampa Antonio Barillà che spiega perché ritiene il ritorno dell’allenatore salentino a Torino complicato.

“Conte ha un contatto ed ha un contratto con una società che non è facile da ammorbidire – le parole del giornalista -. Ricordo che con Spalletti era presente una clausola che impediva di allenare per un anno rompendo prima il contratto, poi fu fatta un’eccezione per la Nazionale”.
Ecco allora che l’idea ha bisogno di uno sforzo per poter diventare realtà, uno sforzo non soltanto nella trattativa con De Laurentiis: “Se la Juve non dovesse andare in Champions – dice Barillà -, c’è il rischio di un ridimensionamento qualitativo e in quel caso non so quanti allenatori top sarebbero felici di riaprire un progetto”. Servirebbe una scelta di cuore “ma non è così scontato” la previsione del giornalista.