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Il Cataforio schiuma di rabbia: “Basta con questa persecuzione”
Il Cataforio mastica amaro dopo la sconfitta contro la Virtus Rutigliano e protesta con un duro comunicato societario
Giorni di rabbia in casa Cataforio dopo la battuta d’arresto al fotofinish subita dalla Virtus Rutigliano nel sabato pomeriggio del Girone C di Serie A2. Una serie di dubbie decisioni arbitrali, prima fra tutte l’espulsione della stella Ricardo Atkinson, sono alla base della protesta messa in atto dalla società calabrese. Un malessere, però, che affonda le radici nel passato e che ha generato il duro comunicato emesso, addirittura ventilando l’ipotesi di una possibile rinuncia alle prossime trasferte: “L’Asd Cataforio C5 Reggio Calabria, premettendo che quanto segue non ha nulla a che vedere con la squadra della Virtus Rutigliano, vuole sottolineare come ancora una volta si ritenga pesantemente penalizzata delle decisioni arbitrali. Le immagini parlano da sole e ci si ritrova a recriminare per evidenti torti subiti da parte dei direttori di gara. Tra i tanti episodi, il doppio giallo ad Atkinson nel momento chiave della partita. È netto il fallo del giocatore di casa sul pivot reggino, che sarebbe valso a 19’’ dalla fine il tiro libero per il Cataforio, che avrebbe avuto la possibilità di raggiungere un meritato pareggio. Simulazione inspiegabile, anche a detta del secondo arbitro a fine partita, e secondo giallo sventolato con il chiaro intento di penalizzare la squadra reggina che deve rinunciare ancora una volta al suo migliore marcatore. Una storia che prosegue da quasi un anno e che si ripete dopo la clamorosa topica in finale play-off della scorsa Serie B, sempre con Atkinson protagonista. A questo va aggiunto l’inspiegabile giallo al numero 9, subito dopo il gol del 6-6 di Labate (le immagini mostrano chiaramente il brasiliano esultare in modo pacato nel cerchio di centrocampo e ricevere incredibilmente la prima ammonizione). Davanti a queste immagini e davanti all’ennesima inspiegabile e penalizzante situazione, l’Asd Cataforio è pronta a rinunciare alle prossime trasferte di campionato, evitando di compiere enormi sacrifici, fisici ed economici legati tra le altre cose ad una trasferta di 800 chilometri, dove ancora una volta si ritiene presa in giro dalla coppia arbitrale. Chiediamo equità nel metro di giudizio e la fine di questa sorta di persecuzione, non si può definire in altri modi, verso i propri tesserati, in particolare verso il brasiliano Atkinson“.