Giovanili

Il Top Five secondo Zaglio: «Direzione chiara, pianificazione e multilateralità»

Pubblicato

su

Il più florido settore giovanile torinese riparte da se stesso: le idee di Massimo Zaglio per far crescere sempre di più il profilo del Top Five

Che il Top Five abbia quale fiore all’occhiello la formazione dei giocatori a 360 gradi è affare ormai noto. Una capacità nella costruzione del giovane calciatore consolidata negli anni e che Massimo Zaglio ha ereditato con l’intenzione di scalare ulteriori gradini: «Essere riconosciuti come società di primo livello nel formare i ragazzi ci dà orgoglio e soddisfazione. Un sistema che funziona da sempre, da ben prima del mio arrivo, e che in questa stagione vogliamo ulteriormente approfondire e sviluppare. Lo scossone estivo e l’assenza forzata della Under 17 ci ha dato la spinta per ragionare e approfittarne per compiere un nuovo salto di qualità. Abbiamo intrapreso una direzione chiara che si basa anche sulla continuità dello staff tecnico, il cui progetto sarà di base triennale. A cominciare da Tommaso Mortara, un allenatore giovanissimo cui abbiamo ancora affidato la Under 19 che nel weekend esordirà nel Girone A nazionale (clicca qui per il programma gare). Lo considero un tecnico di grande prospettiva e il fatto che sia anche un giocatore della prima squadra potrà essere un vantaggio nella preparazione tecnica e tattica dei giocatori. Noi consideriamo a tutti gli effetti la Under 19 una elongazione della Serie C1, dunque tutti i ragazzi dovranno essere pronti e preparati per essere inglobati nel gruppo di Alessandro Cirillo. Ben differente è invece l’indirizzo che vogliamo imprimere alle formazioni Under 15 (affidata a Sara Ranieri) e Under 13 (al timone Andrea Mandelli) che saranno composte spesso con ragazzi “sotto categoria” (ad esempio la U15 ha ben sette giocatori del 2007 in rosa). Una tipologia standard di lavoro che permetta ai ragazzi di acquisire una formazione completa sotto ogni aspetto, motivo per cui stiamo volgendo con interesse il nostro sguardo anche alla multilateralità. L’idea è quella di coinvolgere i nostri giocatori in allenamenti “speciali” tipici di altre discipline sportive, logicamente in modo che l’allenamento risulti complementare a quello del futsal e migliori i ragazzi sotto il profilo coordinativo a 360 gradi. Insomma, un percorso ben definito nelle nostre intenzioni, con la certezza che quel “buco” sulla Under 17 verrà colmato senza problemi nella prossima stagione».

Exit mobile version