Thiago Motta potrebbe lasciare la Juventus - screen canale YouTube Dazn - futsalnews24.com
La Juve lotta per il quarto posto in classifica e Thiago Motta non può più sbagliare. Nel frattempo, Giuntoli ha adocchiato il possibile sostituto. I dettagli.
Fiorentina-Juventus sarà l’ennesimo esame di maturità per Thiago Motta e la sua Juventus, un’ulteriore chance per dimostrare che la Juve è determinata a conquistare il quarto posto e, di conseguenza, la qualificazione alla prossima Champions League.
Con il ranking Uefa sfavorevole all’Italia, peggiorato dopo l’eliminazione della Roma dall’Europa League, i posti per accedere alla Champions League con ogni probabilità rimarranno solo quattro. E la concorrenza è agguerrita.
Al Franchi, per la Juventus non sono ammessi altri passi falsi: l’unico risultato contemplato è la vittoria, soprattutto perché l’intero organico, incluso Thiago Motta, è sotto esame.
La volontà della dirigenza di costruire un progetto sostenibile, puntando sul ringiovanimento della rosa e sul dimezzamento del monte ingaggi, si sta rivelando una sfida tutt’altro che semplice, con risultati finora inferiori alle aspettative. Sebbene il tempo sia spesso la chiave del successo, non può giustificare il rendimento poco proficuo dell’ultimo periodo.
Tuttavia, Thiago Motta resta l’allenatore su cui la società ha deciso di puntare, con un contratto triennale valido fino al 2027. Ciò non toglie un possibile cambio di rotta, soprattutto se la destinazione finale, nonché la Champions League, dovesse sfumare.
Ecco perché Cristiano Giuntoli avrebbe già puntato i riflettori sull’ex tecnico della Nazionale Italiana, Roberto Mancini, che al momento sembra molto più di un semplice “piano B”.
A riportare la notizia è Tuttosport, secondo cui la Juventus sarebbe orientata verso Roberto Mancini come possibile prossimo allenatore, apprezzandone carisma, professionalità ed esperienza.
Ex commissario tecnico dell’Italia campione d’Europa, Roberto Mancini rappresenterebbe la scelta ideale per la sua capacità di gestione del gruppo, un aspetto che Motta sta ancora affinando.
Un profilo tra i migliori in circolazione, non solo per i grandi successi ottenuti, ma anche per la capacità di gestire le pressioni dell’ambiente circostante. Da un punto di vista tattico, Mancini predilige un 3-2-4-1, ma è incline ad adattare l’impostazione di gioco per esaltare il talento.
Al momento, l’ipotesi Mancini rimane suggestiva, ma condizionata da un vincolo economico: la Juve deve considerare l’impatto dell’eventuale esonero di Thiago Motta, che graverebbe sulle casse bianconere per circa 15 milioni di euro.
Ecco perché la qualificazione in Champions League resta un obiettivo imprescindibile.
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