Per Alessio Battaia si aprono le porte della Domus Bresso (foto cittadiasticalcioa5.it)
Alessio Battaia è tornato a casa. Avrebbe voluto che l’esperienza con il Città di Asti durasse più a lungo e invece letale è stata soprattutto la sconfitta contro la MyGlass Elledì Carmagnola che ha portato la società biancorossa a decidere per l’esonero: «Dispiace sicuramente per come sia finita, ma ho nello stesso tempo la coscienza pulita di aver dato il massimo in questo breve periodo. Sicuramente avrò sbagliato in qualcosa, ho appena iniziato questa nuova carriera». Una parentesi o qualcosa di più, è stata la sua avventura in terra piemontese: «Devo ringraziare tutti i miei ragazzi per come si sono comportati e per la serietà dimostrata nei miei confronti – prosegue Battaia – peccato perché il gruppo stava crescendo e sono sicuro che avremmo centrato i playoff. Forse non c’è stata la pazienza di aspettare, ma è anche vero che i risultati non erano dalla nostra parte». Nel breve curriculum da allenatore, il Città di Asti ha insegnato sicuramente molto: «Certamente, come forse che l’umiltà a volte non è sempre sinonimo di intelligenza ma può essere anche segno di debolezza. Forse dovevo essere più determinato nel portare le mie idee nello spogliatoio, ma questo è il mio modus operandi, ascoltando molto le esigenze dei miei giocatori e puntando molto sulla meritocrazia».
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