
La Juve di nuovo in Serie B: terremoto nel calcio italiano - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Nella storia recente del calcio italiano, poche immagini restano impresse come quella della Juventus in Serie B. Era il 2006, e il club più titolato d’Italia veniva travolto dallo scandalo di Calciopoli: una sentenza durissima, retrocessione in cadetteria e due scudetti revocati.
Una ferita ancora aperta per molti tifosi. Ma in quel momento, quando sarebbe stato facile cercare vie d’uscita, i simboli della squadra decisero di restare. Gianluigi Buffon, Alessandro Del Piero, David Trezeguet, Pavel Nedved: simboli che, invece di fuggire, si “sporcarono le mani” sui campi di Modena e Piacenza (senza nulla togliere a queste due squadre). Era un’altra Juve, umiliata ma orgogliosa, disposta a riconquistarsi tutto. Quel campionato 2006-07 fu una marcia trionfale: Serie B dominata, record su record, e una promozione che sembrava dover essere solo il primo passo verso il riscatto.
E così fu: in pochi anni la Juventus tornò a imporsi in Italia e in Europa, anche grazie a quella tappa tanto dolorosa quanto formativa. Da allora, l’idea di vedere la Juve nuovamente in B è diventata un’ipotesi che fa rabbrividire, un incubo da esorcizzare. Ma oggi, in modo del tutto inaspettato, esiste davvero una Juventus che sogna la B e lo fa con entusiasmo, giovinezza e un progetto ambizioso, lontano mille miglia dallo scandalo e vicino ai valori veri del calcio.
L’impresa della Juve Next Gen, Serie B a un passo
La Juventus Next Gen, la seconda squadra bianconera nata per coltivare e far esplodere i talenti del futuro, ha compiuto un’impresa clamorosa. A novembre era praticamente in ginocchio, in fondo alla classifica di Serie C e con la minaccia reale della retrocessione: da quest’anno, infatti, anche le squadre Under 23 possono scendere nei Dilettanti. Ma da quel momento, qualcosa è cambiato. Anzi, qualcuno: Massimo Brambilla. È stato lui, su spinta di Claudio Chiellini, a prendere il posto di Paolo Montero, portando una scossa devastante e una media punti di 1,95 in 19 gare.

Oggi la Next Gen è matematicamente ai playoff, con un turno d’anticipo e può legittimamente sognare la promozione in Serie B, traguardo raggiungibile dalle seconde squadre finché non si trovi nella stessa categoria della prima. Una favola a tinte bianconere, scritta da giovani come Luis Silva Semedo, e diretta da un allenatore che sta plasmando talento e mentalità. Brambilla, soprannominato “Mister 140 punti”, ha già dimostrato di saper guidare ragazzi verso l’élite del calcio. E adesso ha tra le mani una squadra affamata, che non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. La Juve che sogna la B esiste. E stavolta non è scandalo, è progetto.