Serie A
Lima: «L’Acqua&Sapone ha una rosa di altissima qualità»
Un 2017 da poco andato in archivio e un 2018 che Gabriel Lima vorrebbe ancor più ricco di soddisfazioni per Acqua&Sapone e Nazionale
Definirlo il simbolo del futsal italiano non è poi così difficile. Capitano della Nazionale italiana e punto fermo nell’Acqua&Sapone. Dentro e fuori dal parquet, Gabriel Lima è un fuoriclasse. L’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato un anno caratterizzato da alti e bassi sia per l’Italia che per il club: «Diciamo che è stato un 2017 un po’ meno movimentato del solito visto che la Nazionale ha avuto solo tre gare ufficiali oltre alle amichevoli. Ci siamo qualificati per l’Europeo che è alle porte con un turno di anticipo e abbiamo continuato il lavoro di rinnovamento della rosa. Personalmente sono molto onorato di aver raggiunto le cento presenze con la maglia azzurra. Con l’Acqua&Sapone invece siamo riusciti a vincere la Winter Cup, ma ai playoff abbiamo raggiunto soltanto la terza gara delle semifinali in una serie avvincente contro la Luparense. Avevamo obiettivi più grandi di quanto siamo riusciti a raccogliere, ma la società ha fatto ulteriori sforzi nel mercato estivo e adesso ci troviamo con una rosa di altissima qualità e quantità». Quasi tutte le sconfitte fanno male, ma sicuramente ci sarà qualche partita che vorresti rigiocare visto il forte amaro in bocca lasciato: «C’è sempre un po’ di rammarico quando si perde, però credo che quasi sempre siamo andati al limite delle nostre possibilità, fatta eccezione per la Coppa Italia. Le partite che vorrei rigiocare sono di un anno prima, quelle del 2016 con la Nazionale…». L’Acqua&Sapone lotterà fino alla fine per i massimi traguardi, quali sono le vostre possibili avversarie e quale la squadra che ti ha sorpreso maggiormente: «La Came Dosson non finisce di stupirmi, in quanto non molla mai un secondo. Sono una squadra davvero organizzata e sono molto pericolosi insieme alla Luparense e al Napoli».
Murcia e Montesilvano sono le due città che hanno fatto da sfondo alla nascita dei due figli di Gabriel Lima, Miguel e Maria Giulia, luoghi che hanno lasciato sicuramente qualcosa di importante: «Certamente, anche se devo aggiungere a questo elenco anche Thiago, presto in arrivo. L’esperienza con El Pozo è stata molto costruttiva per la mia carriera. Sono stati due anni in una delle squadre più forti al mondo vincendo una Supercoppa e una Coppa del Re, in quattro finali disputate. Forse ho perso un po’ di protagonismo ma ho guadagnato tanto sul piano tattico e tecnico, vivendo il mondo professionistico in prima persona. La stagione e mezza fino adesso all’Acqua&Sapone, invece, mi ha riavvicinato al futsal italiano. Siamo un bel gruppo di amici oltre che di giocatori e speriamo di alzare al cielo qualche trofeo». Prima dell’esperienza in Spagna, sei stato una bandiera dell’Asti e con l’Acqua&Sapone hai ritrovato quei compagni che hanno indossato quella maglia come Casassa, Romano, Jonas, De Oliveira e Bertoni. Sotto l’aspetto sportivo e umano, qual è stata la valenza della città del Palio: «E’ stata una tappa essenziale e bellissima della mia carriera. Cinque anni nei quali mi sono sentito a casa, in una società che credo non abbia eguali nel futsal italiano. L’ho lasciata solo perché sognavo la Liga e un club come El Pozo. Ad Asti ho conquistato la Nazionale e la Coppa Italia nel 2012. Indimenticabile è l’affetto e l’amicizia di tantissime persone».