Dal Mondo
Crociata partita: caccia all’oriundo irregolare, l’UEFA si interroga
I Paesi Bassi si uniscono a Portogallo e Finlandia nella richiesta di controlli sui giocatori naturalizzati. Intanto ecco i primi 5-0 a tavolino
Il dado è tratto. O per citare il collega spagnolo Gustava Muñana “il vaso di pandora è stato scoperchiato“. La decisione dell’Uefa di imporre la sconfitta a tavolino (5-0) ad Armenia e Georgia nelle gare di qualificazione ai Mondiali 2024 a seguito della richiesta di Finlandia e Portogallo – relativamente ai tesseramenti dei giocatori brasiliani e russi – apre uno scenario completamente nuovo per il futsal a livello globale.
Con l’entrata in campo dei Paesi Bassi la questione potrebbe raggiungere dimensioni epocali. Diciamocelo francamente, per certi versi questo intervento arriva anche in ritardo. La pratica della naturalizzazione è forse andata oltre ogni logica, oltre il buon senso. Se anche l’Italia sarà interessata dai nuovi sviluppi non ci è dato saperlo. Appare probabile che qualche altra nazione chieda controlli ma al momento non vi è assolutamente nulla di concreto. Per aiutarvi a decifrare e comprendere meglio la vicenda pubblichiamo di seguito la traduzione di una parte dell’articolo di Relevo che da diversi giorni sta facendo luce su quanto accaduto.
“I Paesi Bassi si uniscono a Portogallo e Finlandia nella crociata contro la nazionalizzazione dei giocatori, a seguito della risoluzione della UEFA contro Georgia e Armenia. La UEFA ha aperto il ‘vaso di Pandora’ del futsal europeo. Come rivelato in esclusiva da Relevo venerdì scorso, l’Organo di Controllo, Etica e Disciplina ha reso pubblica lunedì la risoluzione contro le squadre di Georgia e Armenia per la violazione dell’articolo 38 del Regolamento Europeo di Qualificazione UEFA per la Coppa del Mondo FIFA 2024 riguardante l’ammissibilità dei suoi giocatori.
Il massimo organo del calcio europeo ha così dato ragione alle Federazioni di Portogallo e Finlandia, che avevano presentato proteste per la formazione di otto giocatori brasiliani con passaporto georgiano e sette brasiliani e due russi naturalizzati armeni nelle partite giocate contro portoghesi e finlandesi nella seconda giornata del Gruppo E del turno élite di qualificazione ai Mondiali in Uzbekistan dal 14 settembre al 6 ottobre del prossimo anno.
Gli ispettori disciplinari hanno riscontrato fondate irregolarità nelle denunce riguardanti passaporti ‘exprés’, che violerebbero l’articolo 7 delle norme che regolano l’applicazione dello Statuto FIFA sui requisiti per ottenere la nazionalità e poter giocare in una nazionale diversa dal tuo paese di origine. Pertanto, nonostante il Portogallo abbia battuto la Georgia (4-2) e la Finlandia abbia battuto l’Armenia (2-3), la UEFA considera entrambe le partite perse (5-0 e 0-5).
Questa risoluzione ha stimolato altre Federazioni, che nutrono fondati sospetti sull’idoneità dei giocatori brasiliani e di altre nazionalità che le loro rivali stanno schierando. È il caso dell’Olanda, inserita nel Gruppo A con Romania, Azerbaigian e Kazakistan. Tre squadre che vantano numerosi giocatori nazionalizzati. Martedì scorso gli arancioneri hanno pareggiato (1-1) contro la squadra rumena e Relevo conferma che presenterà formale protesta alla UEFA.
… l’intero pianeta futsal segue con attenzione le decisioni del massimo organo del calcio europeo, che potrebbero rappresentare un prima e un dopo dopo tanti anni di incomprensibile permissività da parte di FIFA e UEFA. L’ultima risoluzione dell’Organo di Controllo, Etica e Disciplina è intesa dalle diverse federazioni come una misura esemplare per garantire l’integrità delle competizioni, ma sperano che non rimanga un provvedimento disciplinare una tantum e che venga condotta un’indagine in profondità a meno di un anno dalla Coppa del Mondo”.