Divisione C5

Montemurro rompe gli indugi: “Non mi ricandiderò”

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In una lettera inviata ad alcuni organi di stampa, il Presidente della Divisione calcio a cinque Andrea Montemurro precisa la sua posizione su alcuni argomenti di dibattito attuale

Ancora una volta, si continuano a creare ad arte strumentalizzazioni e vergognose montature, nonostante con il mio atteggiamento e le mie parole abbia più volte invitato all’unione di intenti e al rispetto delle società, ma si continuano ad alterare fatti palesemente inesistenti attraverso rimpasti politici dell’ultima ora che fino a poche settimane fa avrei definito totalmente impossibili, ma che non ho interesse a giudicare, soprattutto in questa sede.
Il Consiglio Direttivo, come ben noto e più volte ripetuto, non è stato ancora convocato in quanto sono in doverosa attesa del consiglio della Lega Nazionale Dilettanti per fare chiarezza su quelli che saranno i possibili scenari per tutta la LND e per il nostro sport, ma sarà convocato immediatamente dopo che sarà definita la data del Consiglio Direttivo LND.
Ho già detto la mia opinione sulla chiusura dei campionati e sulla necessità di un confronto diretto con i vertici federali a salvaguardia della nostra disciplina e di chi la pratica quotidianamente. Ricordo solo, per opportuna memoria, che il nostro Consiglio Direttivo era stato convocato sia il 13 che il 16 marzo ma una maggioranza di consiglieri ha affermato di non poter presenziare per motivi personali; di conseguenza il consiglio non si svolse, nonostante la presenza annunciata del presidente Sibilia atta a fare chiarezza sulla guerra intestina che si protrae da troppo tempo in seno alla nostra Divisione e che ha raggiunto apici impensabili per uno sport.
Quindi al momento, così come da nota LND, ho richiesto ufficialmente ai consiglieri di farmi pervenire un documento di sintesi da portare al prossimo consiglio di Lega dove cercherò tutto il sostegno necessario per il nostro sport anche e soprattutto dal punto di vista economico, visto che tali determinazioni non possono essere intraprese senza il sostegno e la volontà della Lega Dilettanti. Appare quindi facile concludere che chi millanta ipotetiche azioni di ogni natura stia cercando solo un nuovo modo per fare campagna elettorale alle spalle della verità, omettendo volutamente passaggi fondamentali di gerarchia sportiva.
Questa continua opera di mistificazione riguardante la convocazione del Consiglio Direttivo e del presunto immobilismo del sottoscritto è pertanto solo ed esclusivamente fumo negli occhi che nasconde il suo mero scopo propagandistico.
Qualcuno vuole, attraverso le continue offese e le minacce, spostare l’attenzione dalla situazione politico-sportiva ad una bagarre dal profilo personale o, peggio, ad un ring di chi insulti e minacci più forte, alla quale io non ho mai partecipato e, soprattutto, non intendo partecipare.
Per rasserenare il clima che stiamo vivendo faccio fin d’ora un passo indietro, confermando che non ho intenzione di presentare una mia ricandidatura al ruolo di presidente della Divisione calcio a cinque. E’ mia intenzione svolgere comunque l’incarico fino al termine del mandato, e fino a quando me lo chiederà la Lega Dilettanti con la responsabilità che merita. Responsabilità che devo a chi mi ha dato fiducia quel giorno di Dicembre 2016, il tutto nello stile e nel comportamento che mi ha sempre contraddistinto in questo mandato.
Chiedo pertanto nuovamente che fino al termine di questa stagione sportiva e fino alle determinazioni per la prossima, nel bene delle società, si sotterrino tutte le guerre di schieramento. Ci sarà modo e tempo per contrapposizioni politiche, ennesimi voltafaccia, alle quali sottolineo ancora che non intendo prendere parte.
Chi ORA ha voglia di fare il bene delle società lo faccia ORA, concretamente, con un atto di responsabilità che mi attendo tanto dai consiglieri quanto, e soprattutto, da coloro che ambiscono e hanno velleità future sul prossimo mandato. Chi vuole adesso può costruire e dimostrare il proprio amore per questo sport senza fratture ma con coesione attraverso una navigazione di coabitazione che ci conduca alle prossime elezioni in modo diretto senza soste o sconvolgimenti inattesi, a mio avviso dannosi soprattutto in un momento così delicato per noi tutti.

Andrea Montemurro

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