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Morbegno, un’under 19 di tutto rispetto, Busin: “Ci toglieremo delle soddisfazioni”
L’Olympic Morbegno under 19 è una delle piacevoli sorprese in questo inizio di stagione: Busin garantisce sul futuro
Con la prima squadra del MGM 2000 impegnata anima e corpo nel girone A di serie B a scongiurare il pericolo retrocessione in serie C1, dalle parti del PalaFaedo a regalare grandissime soddisfazioni è l’Olympic Morbegno under 19 che sta piacevolmente sorprendendo al cospetto di autentiche corazzate quali Lecco e Saints Pagnano. Parliamo dei giovani ragazzi del Morbegno col team manager valtellinese Daniele Busin.
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Com’è nata l’idea di iscrivere under 19 al campionato nazionale?
Fin da inizio stagione la nostra idea era quella di fare due U19: una regionale e una nazionale. Quando si è presentata l’occasione di partecipare alla competizione nazionale non abbiamo fatto altro che portare avanti questa parte del nostro progetto.
In che modo avete reclutato i ragazzi che si stanno mettendo in mostra in questa prima fase?
Siamo partiti a settembre con circa una trentina di atleti (da li nasceva l’idea di fare due squadre giovanili), purtroppo però la pandemia ha fatto si che tanti ragazzi rinunciassero, spinti anche dal rinvio a data da destinarsi del campionato. Quando è stata stabilita una data di inizio avevamo quindi una decina di ragazzi a cui si sono aggiunti altrettanti elementi di cui, due ragazzi in prestito dall’U19 di MGM 2000, uno dalle giovanili del Colico di calcio a 11 e il resto dalla Juniores dell’Olympic Morbegno calcio a 11. Partendo da questo gruppo siamo quindi riusciti a comporre una rosa di 15 giocatori con i quali abbiamo deciso di affrontare questo campionato.
Avete fatto tremare sul parquet di casa una delle compagine più accreditate per il titolo di categoria, il Lecco. Con che armi siete riusciti nell’intento?
Quella con il Lecco è stata una partita giocata con grandissima voglia ed intensità ma che, oltre all’amaro in bocca, ci ha lasciato la consapevolezza di avere un bel gruppo squadra. Sappiamo che però la strada è ancora lunga se si vogliono tagliare alcuni traguardi. Li abbiamo affrontati con grande concentrazione, cercando di limitarne il palleggio e difendendo in maniera aggressiva. Loro, di contro, non hanno fatto la loro miglior partita, forse limitati anche dalle dimensioni del nostro campo. Purtroppo per noi però hanno un portiere che, oltre ad essere decisivo tra i pali, lo è anche quando diventa il quinto uomo di movimento. Nonostante questo a un minuto dalla fine eravamo in vantaggio e abbiamo preso il gol della sconfitta ad un secondo dallo scadere. Abbiamo sprecato tante occasioni e alla fine la fortuna ci ha presentato il conto. Purtroppo anche questo è il bello del futsal.
Erik Mantovani