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Editoriale

Nel governo Draghi non c’è posto per lo sport

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Nella composizione del governo Draghi manca la nomina del ministro dello sport: un mancato riconoscimento che ha creato parecchie perplessità

Nel governo Draghi per lo sport non c’è posto. Emerge chiaro questo aspetto visto che manca il dicastero dello sport. I più superficiali affermano che questo cambia poco o nulla, visto che se ne occuperà il Ministro delle Politiche Giovanili alle quali lo sport è di norma associato. Così il mondo sportivo farà affidamento a Fabiana Dadone ma c’è anche una (remota) possibilità che la delega sia affidata a Roberto Garofoli, ovvero il sottosegretario alla presidenza del consiglio.

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Tante parole, tanti nomi, quando invece soprattutto in questo periodo il mondo dello sport chiedeva soltanto chiarezza e un nome su cui contare. L’emergenza sanitaria ha dato uno schiaffo soprattutto al mondo dilettantistico. Un mondo silente ma alla fine il vero motore dei professionismo. Le società meritano rispetto per tutti i sacrifici fatti e che faranno. Ci sono ancora troppi vuoti da colmare e tante decisioni da assumere per questa e per la futura stagione. Questo non è sicuramente il miglior incipit.

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