Giovanili
Olympic Under 21, l’asticella è sempre più in alto
Un cammino pressoché perfetto quello dell’Olympic Under 21: ecco tutti i segreti del gruppo guidato in vetta da Tony Danna
Meglio delle più rosee aspettative. Ma non ditelo a lui, che ci ha sempre creduto. Il nuovo corso di Tony Danna procede a gonfie vele. Dopo la parentesi lunghissima allo Sportiamo, la sua prima stagione con l’Olympic Under 21 procede a vele spiegate. Merito di un gruppo che ha concluso il girone d’andata in vetta, con 22 punti sui 24 disponibili. Un cammino da schiacciasassi, per un gruppo ricostruito rispetto a quello dell’anno scorso e che oggi sta sbaragliando una concorrenza più agguerrita che mai. La ricetta? Semplice: “Lavoro, un gruppo coeso e sempre pronto al sacrificio. L’entusiasmo di chi matura consapevolezza giornata dopo giornata”.
Ti aspettavi un cammino così dei tuoi ragazzi?
Sapevo che potevamo far bene. L’obiettivo è i playoff. Dopo le prime nove gare siamo a +10 sulla quinta (proprio lo Sportiamo, ndr). Impensabile far di meglio.
Anche perché avete lasciato solo due punti per strada, con la L84 nell’ultimo turno.
E dire che potevamo anche vincere. Eravamo avanti ma poi siamo stati rimontati. Loro erano al completissimo e sono una squadra molto forte.
A inizio anno non eravate accreditati per il primo posto.
Secondo gli addetti ai lavori, ci saremmo giocati la quarta piazza, con sulla carta L84, Castellamonte e Val d’Lans sopra. Però il nostro è un gruppo vero: di ragazzi con gli attributi.
Quando hai capito che potevate stare lì in alto?
La vittoria 5-1 col Castellamonte mi ha fatto pensare: “Ci siamo davvero”. 5-1, contro una squadra e società che ho sempre ammirato molto. Abbiamo vinto bene e giochiamo un bel futsal. Lo dicono anche gli avversari. Anche il 7-4 col Val D’Lans: sul loro campo è difficilissimo giocare bene e noi eravamo sotto e con un infortunio grave durante la partita. Ma il nostro è un percorso: si sono incastrati meccanismi importanti settimana dopo settimana.
Menzioni speciali?
Ce ne sono tantissime. Abbiamo un capitano, Stefano Esposito, classe ’97, che è guida e traino per tutti i compagni. Ma bisogna trovare l’anno giusto, con le persone giuste e l’allenatore giusto. Si sta unendo tutto alla perfezione.
I segreti di questa squadra?
Sono tanti. Abbiamo Giorgio Bichi là davanti che segna sempre. Ogni pallone lo trasforma in oro. Cabizzosu, in prestito dalla L84 che è un giocatore in grado di far tutto. Corre, recupera: un gladiatore. Ne ho visti pochi polivalenti come lui. Altri ragazzi come Deiana, Esposito, Valle. Ma vorrei citarli tutti. Siamo prima di tutto un grande gruppo. Per esempio Arcella: classe ’99, è uno dei portieri emergenti più bravi in tutto il panorama regionale, fortissimo anche coi piedi e a fare il quinto se c’è bisogno. Ho dei ragazzi che possono essere il futuro del futsal piemontese.
Come sproni a migliorare una squadra che sta facendo tanto bene?
Abbiamo alzato l’asticella. Adesso dobbiamo essere pronti quando la prima squadra, in Serie C2, chiama. Questo significa aumentare l’intensità. Con Perri (tecnico della prima squadra, ndr) c’è un grande rapporto. Noi non dobbiamo pagare lo scotto di giocare contro trentenni più esperti e abituati dei nostri ragazzi. Non è facile, ma poi in campo i risultati si vedono.
Hai paura che ti portino via qualcuno?
Non la definisco paura. Vogliamo creare un bacino importante da cui attingere in prima squadra, ma se poi qualcuno deve andare a giocare magari in Serie B, ben venga. E’ un motivo di orgoglio: significa che il nostro è un buon lavoro. Certo, magari poi ci arriviamo con l’Olympic in B (ride, ndr). Siamo ambiziosi…
Ti faccio un esempio: ho allenato Siviero, prima che andasse a Carmagnola con Lino Gomes. Vederlo giocare lì, in A2, per me era un orgoglio.
Qual è l’insidia più grande? La presunzione?
Non solo. Dobbiamo capire come reagiremo alla prima sconfitta, che è da mettere in conto. Se perdiamo sicurezza vuol dire che la tenuta mentale non è così solida. Se invece ripartiamo, allora siamo pronti a tutto. Quello può essere un altro step di crescita…
Quindi ti viene quasi da augurarti una sconfitta.
Non esageriamo dai. Giochiamo per vincere sempre. Anche quando…
Anche quando?
Anche nelle amichevoli contro prime squadre ben più rodate e consolidate. Ho capito di avere un grande gruppo in estate. Col Savigliano abbiamo fatto un partitone. E di là c’erano i Canavese e compagnia. Siamo una squadra che la gamba non la tira mai indietro. Mai.
Insomma, sarà un buon Natale.
Un grande Natale, ma a gennaio voglio subito ripartire forte. Vedrete che amichevoli di lusso (altra risata, ndr)…
Tony Danna nel giorno della presentazione ufficiale con la dirigenza dell’Olympic