Coppa Italia
Orange e Lisondria, una Coppa per due
L’Orange Asti domina la Coppa Piemonte-Valle d’Aosta di serie D, ma è gioia enorme anche per la Lisondria che conquista la promozione grazie alla finale raggiunta
Mai più Coppa pareva chiusa già dai pronostici della vigilia. L’Orange Asti fa un sol boccone di tutte le avversarie (29 gol fatti e 4 subiti in tre partite…) e conquista il suo secondo trofeo stagionale dopo aver abbondantemente stravinto anche il girone di campionato. Un dominio senza precedenti per i giovincelli di Hernan Patanè, con il “vecchietto” della compagnia Morellato (classe 1994…) a sollevare la coppa e confermare quanto il sodalizio astigiano sia avvezzo ai successi, qualsiasi sia la categoria di appartenenza. Una finale senza storia quella contro la Lisondria, con gli alessandrini a recitare consapevolmente il ruolo di sparring partner, ben espresso dalla battuta di capitan Caruso alla fine di quella che forse è anche stata la sua ultima partita: «Puntavamo a subire meno di dieci gol, missione compiuta…». Speranze zero di successo finale, ma anche l’enorme soddisfazione in cuore per quanto realizzato il giorno prima, con quella pazza vittoria nel derby contro l’Audace Boschese che è valsa l’automatica promozione in serie C2. Atto finale che, oltretutto, la Lisondria ha dovuto disputare senza il suo giovanissimo e talentuoso portiere Pinto e senza il suo uomo cardine, quel Preci capocannoniere della stagione in categoria. Non può dunque stupire se la prima rete di Catalano arriva già dopo una ventina di secondi, giusto per far intendere a tutti quale sarà l’andazzo generale. L’Orange Asti controlla ritmi e tempi a proprio piacimento e tempesta di conclusioni i tre legni difesi da Giugliano, il quale alla fine capitolerà otto volte, altrettante sarà salvato dai pali e almeno il doppio eviterà un passivo maggiore. Mai come in questa occasione, una finale ha reso tutti quanti felici.