Serie B

Parola di Gerlotto: «L’Aosta ha giovani di valore, ma noi vogliamo riscattarci»

Matteo Gerlotto è uno dei punti di riferimento della Rhibo Fossano, attesa sabato dalla delicata sfida contro l’Aosta

Otto come Gerlotto. Un destino il numero che indossa da sette anni, un po’ come il suo innamoramento al futsal. L’universale della Rhibo Fossano, arrivato in punta di piedi nel 2011, è diventato con il passare degli anni un punto di riferimento per la società cuneese: «Ho iniziato con il calcio, non me la cavavo niente male, ma la gente mi consigliava di andare a giocare a cinque in quanto avrei reso di più». Ben detto perché il ragazzo di Gallo Grinzane, silenzioso ma non per questo timido, da quando ha calcato il parquet ha capito subito che quelle parole erano qualcosa in più di una profezia: «Mi sento bene, soprattutto cresciuto, ma ho ancora tanta strada da fare». Un po’ quella che il padre di Matteo percorre con il trattore, gestendo un vigneto da cui ricava un vino da consumare rigorosamente tra le mure di casa. Le cose buone sono quelle caserecce, quelle fatte con passione in cui la fatica non è un nemico ma bensì un alleato. Tagliare e piegare la lamiera può essere tutto questo ma per un ragazzo del 1992 esiste sempre l’eccezione che conferma la regola: «Lo riconosco che faccio un lavoro abbastanza faticoso, ma mi ritengo comunque fortunato». Bisogna sempre guardare il bicchiere mezzo pieno, avere la mentalità di un adulto, magari un po’ precoce vista la carta d’identità, ma dai mezzi fisici e tecnici di chi ha ancora tanto da sprigionare. La Rhibo è la sua famiglia e quest’anno sembra sia cambiato qualcosa: «Siamo partiti bene nelle coppe un po’ meno in campionato. Peccato perché a parte Bergamo dove abbiamo subito una sconfitta troppo larga per il gioco espresso, le altre sono state gare tutte equilibrate». Obiettivo inversione di rotta, Aosta permettendo: «Sono una società con dei giovani molto interessanti, ma noi ci presenteremo con l’obiettivo di portare a casa l’intera posta in palio, perché dobbiamo riscattarci dagli ultimi due stop». Il futuro immediato sarà il Montfleury mentre quello a medio termine, è ambizioso: «Ho voglia di ritagliarmi grandi soddisfazioni e spero che questa squadra possa finalmente raccogliere quanto ha fino adesso seminato». A Fossano si nasce e si muore?: «Chi può dirlo. Questo mondo ti riserva sempre delle sorprese. Per adesso sto bene qui».

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Walter Citro

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