
Partita sospesa dopo un tempo: espulsione e pugno all'arbitro (Pixabay) - Futsalnews24.com
Brutto episodio su un campo di calcio italiano: dopo il cartellino rosso colpisce con un pugno il direttore di gara, partita sospesa
Appena qualche giorno fa si parlava del caso Riposto, società esclusa dal campionato Under 17 dopo che alcuni suoi tesserati avevano aggredito l’arbitro del match. Una stangata che però non è sufficiente per riportare il calcio italiano sulla retta via e la conferma arriva, ancora una volta, dalle serie minori.
Un increscioso episodio accaduto in provincia di Brescia, nel campionato di terza categoria tra Virtus Rodengo Saiano e Nave. Siamo sul finire del primo tempo, quando gli ospiti conducono con il punteggio di 1-0 grazie al gol realizzato da Ambrosi dopo venticinque minuti di gioco. La palla è in possesso della squadra di casa con Micale che la controlla, ma è fermato in maniera irregolare a centrocampo. Il calciatore ha un gesto di stizza e allontana il pallone, a prenderlo ci va il suo compagno Mamadou Gueye. Qui ha inizio il fattaccio. Stando al racconto della società ospitante, Gueye se la prende con il compagno e lo insulta, il direttore di gara fraintende ed espelle il giocatore, convinto che l’insulto fosse indirizzato a lui.
Espulsione e pugno all’arbitro: partita sospesa e calciatore cacciato
Proprio il cartellino rosso indirizzato a Gueye scatena il caos in campo, con un parapiglia che coinvolge anche i dirigenti della squadra e il calciatore che inveisce – questa volta sul serio – contro l’arbitro.

La tensione sale e Gueye riesce ad avvicinarsi al direttore di gara, colpendolo con un pugno. A questo punto l’arbitro Paderni non può fare altro che sospendere il match. Ora si attende la decisione del giudice sportivo, ma appare scontata la sconfitta a tavolino per la Virtus Rodengo e la lunga squalifica per il calciatore.
La società intanto ha già preso provvedimenti, cacciando Gueye dalla squadra. Il presidente Alessandro Persico ha mostrato tutto il suo rammarico per quanto accaduto ed ha anche affermato che potrebbe decidere di mollare: “Ho detto subito al nostro atleta di non farsi più vedere al centro sportivo. Gueye è sempre stato un bravo ragazzo, ma in un attimo ha rovinato tutto“.
Il riferimento è al calciatore, ma non solo: “È stata rovinata anche l’immagine che la nostra società ha creato in questi anni. Ai ragazzi della prima squadra ho detto molte volte che devono essere da esempio per il settore giovanile. Bastano due secondi per rovinare tutto: sto pensando di mollare, almeno la prima squadra“. Persico esterna tutta la sua amarezza, parla di “Ferita molto grossa” e chiude: “Di un bel campionato, anche dal punto di vista dei risultati, rischia di rimanere soltanto questa macchia“. Un qualcosa che il patron della Virtus non crede di poter accettare.