
Pugno all'avversario e grave infortunio: sospeso il derby - Futsalnews24.com (Pixabay)
C’è qualcosa di profondamente “storto” se nemmeno un’amichevole, nata con l’intento di preparare la squadra o rinsaldare legami sportivi, riesce a concludersi senza scossoni.
Il calcio italiano, ancora scosso da una stagione ad alta tensione, continua ad assistere a episodi di violenza che nulla hanno a che vedere con la sana competizione sportiva. Dalle risse nei tornei giovanili, alle aggressioni nei dilettanti, fino ai gesti sconsiderati che hanno portato – in alcuni casi – a squalifiche record fino a quattro anni, sembra proprio che il campo, sempre più spesso, diventi il teatro di comportamenti ben lontani da ciò che dovrebbe ispirare lo sport. Succede nei campionati minori, come in quelli maggiori, per carità.
In un momento in cui la Federazione sta lavorando per riportare il calcio italiano a un livello di credibilità e rispetto, anche nei campionati minori o nei contesti “di passaggio”, come le gare amichevoli, l’immagine del pallone viene puntualmente infangata. Gli arbitri minacciati, i giocatori che perdono la testa, i dirigenti che fomentano invece di placare: la lista si allunga ogni settimana. E dire che stavolta non c’era neppure in palio un trofeo. Nessuna classifica, nessuna coppa, nessuna retrocessione o promozione da difendere. Solo un’amichevole. Per fortuna.
Follia in Puglia, Bari-Barletta sospesa
E’ bastato veramente poco per trasformare un semplice test tra Bari e Barletta in una pagina nera di sport. Doveva essere una sgambata di preparazione per due squadre pugliesi con orizzonti diversi – il Bari proiettato verso la rincorsa playoff di Serie B, il Barletta appena promosso in Serie D e in corsa per il titolo nazionale di Eccellenza – ma è finita con un caos totale, nervi a fior di pelle e gara sospesa sul 2-2 per impossibilità di continuare.

A farne le spese è stato Mattia Maita, colpito al labbro da un pugno sferrato da un avversario, pare senza alcuna casualità. Uno scontro che ha fatto saltare definitivamente i nervi in campo, generando un parapiglia che ha costretto gli allenatori a ordinare lo stop anticipato della partita. Come se non bastasse, il Barletta rischia pure di perdere per tutta la stagione Nicola Strambelli, il suo uomo simbolo: si teme una lesione del legamento crociato dopo un contrasto fortuito ma maldestro. Un disastro su tutta la linea quindi. Doveva essere una giornata serena, di calcio e sperimentazioni. Si è trasformata invece nell’ennesimo promemoria di quanto servano educazione sportiva e regolamenti severi, anche alla luce dei recenti eventi che hanno condizionato numerosi campionati.