
Sinner trasformato: non ci si crede, annuncio da brividi - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Per Jannik Sinner, i tre mesi lontano dai campi si sono trasformati da una sospensione indesiderata a un’opportunità irripetibile per lavorare sul proprio corpo come mai prima. Liberato dagli impegni frenetici del circuito e dai continui viaggi, l’altoatesino ha potuto dedicarsi a un lavoro fisico e mentale intenso, strutturato, profondo. Il team ha potuto ampliare i cicli abituali di preparazione in vere e proprie fasi evolutive, focalizzandosi non solo sulla forza e sulla resistenza, ma anche su aspetti biomeccanici e mentali, spesso trascurati a causa della continua pressione del calendario.
Ogni dettaglio è stato studiato per favorire un ulteriore salto di qualità: dalle tecniche di consolidamento dell’equilibrio posturale, al perfezionamento della mobilità articolare e della rapidità nei cambi di direzione. Ma non solo. Grande attenzione è stata riservata anche al recupero e al benessere mentale: la varietà del lavoro ha incluso attività extra-campo pensate per stimolare la creatività e rinfrescare la mente, mantenendo la motivazione sempre alta. La riduzione della pressione quotidiana ha permesso a Sinner di riscoprirsi anche al di fuori del campo, contribuendo a un equilibrio complessivo più stabile e produttivo.
Questo lungo stop si è dunque trasformato in un laboratorio d’alta performance. E dietro tutto ciò c’è l’esperienza di Marco Panichi, preparatore atletico con un passato accanto a Novak Djokovic, che oggi mette al servizio di Sinner tutto il bagaglio maturato accanto a uno dei più grandi campioni della storia.
Sinner pronto a rientrare, Panichi: “Detossificazione in atto”
Marco Panichi, preparatore atletico di Jannik Sinner, ha raccontato al Corriere della Sera il percorso svolto in questi mesi di stop forzato dal circuito. Un periodo che, al di là delle difficoltà iniziali, si è trasformato in un’occasione preziosa per lavorare su aspetti spesso sacrificati nella frenesia del calendario agonistico. In questi tre mesi si è preso del tempo libero per se stesso: si è riscoperto – ha detto Panichi, spiegando come l’assenza dai tornei abbia permesso a Jannik di dedicarsi a una rigenerazione profonda, fisica ma soprattutto mentale.

Un lavoro che non si è limitato alla preparazione atletica o ai classici allenamenti: “La detossificazione è in atto. Sono molto contento: a livello mentale è trasformato”. Parole che raccontano di un Sinner rinnovato nello spirito, alleggerito dal peso delle aspettative, più sereno e centrato. Il team ha puntato sulla varietà degli stimoli, sia sul campo che fuori, per alimentare la motivazione senza ingabbiarlo in protocolli troppo rigidi. L’obiettivo era restituirgli freschezza mentale, entusiasmo e la sensazione di controllo sul proprio percorso. Ora il numero uno al mondo è pronto a rientrare con energia nuova e consapevolezza accresciuta. A Roma tornerà con un’enorme motivazione e un’importante freschezza – ha concluso Panichi, lasciando intendere che, forse, il meglio deve ancora venire.