
Stangata Sinner: annuncio improvviso, peggio della squalifica - Futsalnews24.com (screen Youtube)
Dopo mesi di silenzio forzato, Jannik Sinner si prepara a rientrare nel circuito con la corona di numero uno del mondo ancora saldamente in testa. Lo farà il 4 maggio agli Internazionali d’Italia, dove tornerà a respirare l’adrenalina del match vero. Una pausa lunga, segnata dalla sospensione per la vicenda legata al Clostebol, che il tennista azzurro ha scelto di chiudere in via stragiudiziale per evitare l’arbitrato sportivo. Una decisione difficile, ma che gli ha permesso di non perdere il trono: i ko di Alcaraz e Zverev nei tornei successivi hanno lasciato intatto il distacco in classifica. Lo spagnolo è ormai maematicamente fuori, mentre il tedesco dovrà fare i salti mortali per scavalcare l’altoatesino nel ranking ATP. Vincere Montecarlo, Monaco e Madrid, basterebbero giusto per un sorpasso di misura a beneficio di Zverev.
Durante questo periodo lontano dai riflettori, Sinner non è rimasto fermo. Si è allenato in circuiti non ufficiali, rispettando i limiti imposti dalla WADA, e da metà aprile potrà tornare a lavorare anche in strutture affiliate ATP. Il conto alla rovescia verso Roma è iniziato, con un obiettivo chiaro: arrivare a Parigi da numero uno e cercare il colpaccio al Roland Garros, dove potrebbe toccare le 52 settimane consecutive al vertice mondiale. Una cifra che lo proietterebbe nella leggenda, accanto a nomi come Federer, Djokovic e Connors.
Rientro Sinner, non sarà rose e fiori: “Più complicato del previsto”
Se l’Italia tennistica attende Sinner come un re, Andy Roddick lancia un avvertimento: il rientro potrebbe essere più complicato del previsto. Tornerà su una superficie che non è la sua preferita – ha dichiarato l’ex numero uno americano – e la preparazione per il Roland Garros potrebbe risentirne. Non credo che si possa stare fuori tre mesi e rientrare come se nulla fosse cambiato. Fortunatamente Sinner, tra meno di un mese, potrà ricominciare ad allenarsi con sparring partner di alto livello, in modo da ritrovare la forma e la mentalità agonistica.

Parole che sottolineano la sfida che attende Jannik, più mentale che tecnica: reggere le pressioni, ritrovare subito ritmo e convincere tutti che il numero uno non è solo un titolo, ma uno stato di forma e di consapevolezza. A Roma lo attende un pubblico infuocato e la cosa potrebbe sortire anche l’effetto contrario, se Sinner non si farà trovare pronto. Ma si sa, il campione italiano è uno che dà il meglio di se quando la pressione è alle stelle: ne sanno qualcosa i rivali che lo hanno affrontato agli ultimi Australian Open.