Torneo delle Regioni

TdR 2018, parola di Punzurudu: «Spedizione da 9, ma deve essere un punto di partenza»

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A una decina di giorni dal trionfo di Foligno, il bilancio sul Torneo delle Regioni 2018 con Nini Punzurudu, responsabile tecnico delle Rappresentative di Piemonte e Valle d’Aosta

Ha vissuto otto giorni di straordinaria intensità durante il Torneo delle Regioni 2018, ora dopo ora al fianco delle Rappresentative di Piemonte e Valle d’Aosta di cui Nini Punzurudu è responsabile tecnico. Un ruolo da esperto ma anche da psicologo, impegnativo e stressante come pochi, ma infine entusiasmante grazie al meraviglioso successo conseguito dalla selezione al Femminile: «Le nostre ragazze sono state l’essenza del calcio a cinque in tutto e per tutto: abnegazione, combattività, spirito di sacrificio, un gruppo eccezionale che ha saputo restare unito e coeso anche nei momenti più difficili, dimostrando valori umani straordinari ancor più che tecnici. Ma non è stato esclusivamente il successo della Femminile, perché questo è davvero da considerare il risultato di tutti: del Comitato Regionale, tanto per cominciare, che con il presidente Christian Mossino e il vicepresidente vicario Mauro Foschia ha fatto sentire tangibilmente la propria presenza in Umbria e, soprattutto, ci ha messo nelle migliori condizioni possibili. Ma è anche il successo di tutto lo staff: da Massimo Bassis, il cui lavoro organizzativo è incredibile quanto indispensabile, a due punti di riferimento come Daniele Loddi e Annalisa Chiappone e senza dimenticare tutti gli altri dirigenti, i fisioterapisti e, non per ultimi, gli allenatori che hanno saputo mettere in pratica le richieste del Comitato, ovvero professionalità e capacità di inserirsi in un contesto federale. Insomma, uno staff semplicemente fantastico».

Una spedizione che ha riportato in Piemonte e Valle d’Aosta quel titolo italiano che mancava dal 2004, ma che al di là del suo fiore all’occhiello ha regalato soddisfazioni a 360 gradi: «Non c’è dubbio – prosegue Punzurudu – è stato un Torneo da 9 in pagella e personalmente ero certo avremmo ottenuto buoni risultati. Dobbiamo però considerarlo non come un traguardo, bensì un punto di partenza per crescere e migliorare. Da parte mia resta il rammarico che forse avrei potuto fare qualcosa di più durante l’anno: l’obiettivo futuro dovrà essere quello di fare il possibile e l’impossibile per togliersi ogni residuo dubbio che si possa fare ancora meglio. Ecco perché, in accordo con le società, cui va il ringraziamento per la disponibilità sin qui dimostrata, pianificheremo il lavoro a partire già dalle prossime settimane: inizieremo con raduni organizzati da me per le varie categorie, suddivisi per annate in modo da mettere ogni ragazzo nelle condizioni ideali per esprimersi. Il percorso delle Rappresentative dovrà diventare ancor più continuativo e concertato nel corso della stagione».

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