
Tragedia nel calcio: l'ex Milan è morto a soli 35 anni - Futsalnews24.com (Pixabay)
Un altro lutto ha colpito il mondo del calcio, ancora una volta troppo presto. Il campo, che dovrebbe essere teatro di emozioni e sogni, si ritrova di nuovo avvolto dal silenzio del dolore.
La mente corre inevitabilmente a nomi che hanno lasciato un segno profondo, non solo per le imprese sportive, ma per il vuoto che hanno lasciato. Antonio Puerta, crollato sul terreno di gioco, davanti agli occhi attoniti di compagni e tifosi. Piermario Morosini, che ha lottato fino all’ultimo secondo di vita, senza riuscire a rialzarsi. Davide Astori, scomparso in una notte di ritiro che avrebbe dovuto essere solo una tappa verso l’ennesima battaglia calcistica.
Più recente, e altrettanto devastante, la notizia della morte di Radisa Ilic, portiere simbolo del Partizan Belgrado, che ha scelto di mettere fine a un dolore che nessuno aveva compreso fino in fondo. In questi casi le parole non bastano, e il calcio si stringe nel cordoglio, provando a fare i conti con la fragilità della vita, anche per chi sembra invincibile. Adesso il mondo del calcio si ferma ancora, per rendere omaggio a un’altra giovane vita che ci ha lasciati. I funerali si sono svolti il 17 marzo, con una comunità intera che si è raccolta per dire addio. Il campo resta lì, vuoto. Ma il ricordo, quello, non conosce fischi finali.
Terribile Lutto in casa Milan, addio a Luca Lodetti
Si chiamava Luca Lodetti e aveva appena 35 anni. Era uno di quei ragazzi che il calcio lo avevano vissuto davvero, sui campi della Serie D e dell’Eccellenza, con addosso maglie storiche come Darfo Boario, Pro Sesto, Colognese, Legnano, ma anche fuori dai confini italiani, a Malta, con i Naxxar Lions e il Marsaxlokk. Aveva iniziato la sua avventura nelle giovanili del Milan, fino alla Primavera, poi la carriera tra i dilettanti, sempre con la stessa fame e la stessa voglia di lottare. Uno che il calcio lo masticava ogni giorno, anche dopo il ritiro.

Già, perché quando aveva appeso gli scarpini al chiodo, Luca non si era fermato. Aveva aperto la sua agenzia di consulenza, la Truck Consult, ma soprattutto aveva continuato a vivere lo sport a modo suo: appassionato di ciclismo, aveva fondato una squadra amatoriale. Poi, poco più di un anno fa, la scoperta di una malattia infame che non gli ha lasciato scampo. È morto il 15 marzo ad Almenno San Salvatore, circondato dall’affetto dei suoi cari. Lo piangono in tanti, a partire dal piccolo Riccardo, suo figlio.