
UFFICIALE partita sospesa: insulti razzisti, l'arbitro decreta la fine (Screen Youtube Serie A) - Futsalnews24.com
Increscioso quanto accaduto sul terreno di gioco con la denuncia di insulti razzisti ai danni di un giovane calciatore: partita sospesa, arriva la decisione del giudice sportivo
Un episodio increscioso, una vicenda che fa parlare considerato il contesto: un torneo giovanile, forse uno dei tornei giovanili per club più importanti al mondo.
Alla Viareggio Cup è scoppiato il caso razzismo. La partita incriminata è quella valida per gli ottavi di finale tra Torino e Internacional: una partita durata appena un tempo perché i brasiliani, quando si era nel recupero della prima frazione, hanno abbandonato il terreno di gioco. Un segno di protesta verso quanto sarebbe accaduto pochi attimi prima. L’Internacional, infatti, denuncia gli insulti razzisti ricevuti da un proprio calciatore: il giovane sarebbe stato chiamato per due volte con l’appellativo ‘scimmia’, da qui sarebbe nata la reazione che ha portato alla sua espulsione.
Dopo questo episodio, la squadra sudamericana non è scesa più in campo con l’arbitro che non ha potuto fare altro che dichiarare terminato l’incontro e segnalare i fatti alla Commissione Disciplinare per la decisione. Decisione che puntualmente è arrivata e che fa scalpore: ad essere stato sanzionato è, infatti, l’Internacional che si è visto decretare la sconfitta a tavolino (per l’abbandono del campo) e squalificare fino al termine del torneo il calciatore brasiliano espulso.
Inoltre, come si legge nel comunicato, visto che l’arbitro nel rapporto “ipotizza una grave infrazione disciplinare del calciatore del Torino si richiede un necessario approfondimento da parte degli Organi inquirenti Federali“. Ecco quindi che gli organizzatori hanno disposto l’invio alla Procura Federale del rapporto di gara per l’accertamento dei fatti.
Viareggio Cup, insulti e sconfitta a tavolino: la decisione ufficiale
Intanto gli organizzatori della Viareggio Cup hanno voluto diffondere un comunicato per fare chiarezza sull’accaduto e sulla loro posizione.

Nella nota si spiega che il Centro Giovani Calciatori Viareggio, pur non volendo entrare nel merito dei fatti, “ritiene comunque opportuno richiamare i giocatori e le società coinvolte al rispetto dei valori etico-sportivi che da sempre caratterizzano la nostra manifestazione“. Inoltre viene puntualizzato che l’organizzazione deve essere considerata parte lesa per quanto accaduto “per le difficoltà createsi contro il regolare svolgimento del Torneo e per il danno di immagine che ne è conseguito“.
Infine, viene ricordato l’impegno nella lotta al razzismo e contro ogni discriminazione e si ribadisce l’invito alle squadre partecipanti “a rispettare i ruoli che ciascuna componente del mondo del calcio ricopre in ogni manifestazione di qualsiasi livello“.