
Verstappen choc: tutto vero, bomba in Formula 1 - Futsalnews24.com (Screen Youtube)
La stagione 2025 di Max Verstappen è iniziata tra mille tensioni, più fuori che dentro la pista, accentuate anche dalla vicenda Tsunoda.
Se da un lato i risultati non sono disastrosi — è a pochi punti da Norris e la Red Bull è in piena lotta tra i costruttori — dall’altro lato il clima all’interno del team è tutt’altro che sereno. Il campione olandese, quattro volte iridato, non ha gradito alcune scelte recenti della scuderia, e il malumore è ormai evidente. Non si tratta solo di strategie in gara o di sviluppi tecnici della monoposto, ma di una frattura più profonda con la dirigenza, legata alla visione futura del team.
Verstappen è abituato a vincere e ad avere un ruolo centrale nelle scelte, ma la gestione degli equilibri interni — tra piloti, ingegneri e decisioni commerciali — sta logorando il rapporto con la scuderia che lo ha lanciato nell’Olimpo della Formula 1. In più, la RB21 non ha rispettato le aspettative nella prima parte di stagione e i primi aggiornamenti non hanno colmato il gap con la McLaren. Max sa che, per il 2026, il pacchetto tecnico dovrà fare un salto in avanti, anche perché circolano voci poco rassicuranti sulle prestazioni della futura power unit Red Bull. Se la squadra non dimostrerà di poter tornare dominante, Verstappen potrebbe davvero considerare un clamoroso addio.
Via d’uscita per Verstappen, Marko conferma
La situazione tra Max Verstappen e la Red Bull è in bilico, e molto ruota attorno a una clausola d’uscita presente nel contratto del campione olandese. Una clausola che, come confermato dallo stesso Helmut Marko al canale YouTube Formel1.de, potrebbe essere esercitata durante la pausa estiva, ovvero nel mese di agosto. Il suo attivarsi è legato alle “prestazioni non soddisfacenti”, un’espressione volutamente vaga ma che lascia intendere la necessità di risultati solidi da parte del team per evitare rotture clamorose.

Ovviamente ogni pilota ha una clausola d’uscita in caso di prestazioni non soddisfacenti. Ma al momento non è un problema – ha rassicurato Marko, aggiungendo: “Chiaramente vogliamo tenerlo e per questo dobbiamo dargli una macchina sufficientemente buona. E per come stanno le cose al momento, non c’è alcuna ragione – tantomeno contrattuale – per lasciarci”. Parole che cercano di placare i timori nel paddock, ma che confermano l’esistenza di un meccanismo che potrebbe cambiare gli equilibri della F1. Verstappen non ha mai nascosto le sue ambizioni e la sua esigenza di un progetto vincente: se Red Bull non dovesse garantirgli competitività, l’addio sarebbe tutt’altro che impossibile. E in vista del 2026, ogni dettaglio pesa.